Breve storia
Questa pianta appartiene alla famiglia tropaeolaolaceae, famiglia vicina a quella del crescione (cruciferae). Originariamente è una pianta peruviana, ma nel 600, venne importata in europa contro lo scorbuto (carenza della vitamina C). Da quel momento il nasturzio si è adattato bene anche nelle terre europee, dove ne vengono coltivati diversi ibridi.
Descrizione
Ama stare in luoghi abbastanza soleggiati e in una terra non troppo ricca. Infatti odia il gelo, e quindi la coltivazione è annuale. Viene utilizzata come pianta pendente e arrampicante. La sua particolarità botanica è che se le foglie entrano in contatto con l'acqua, con si bagnano, l'acqua scivola (effetto lotto). Fioriscono tra ottobre e giugno, e le varietà vanno dall'arancione, al rosso fino al bianco. è una pianta rustica, che si adatta bene anche in campagna. Se si desidera ottenere una folta pianta, bisognerà trapiantare la pianta in piena terra.
In cucina
Tutte le parti della pianta sono commestibili, persino i fiori. Il sapore viene paragonato a quello dei capperi, il nasturzio viene usato soprattutto nei primi piatti ma anche nelle insalate proprio per il suo sapore leggermente piccante ed è ricca di vitamina C e luteina. I fiori vengono utilizzati soprattutto per ornamentale i piatti. Gli estratti del fiore hanno notevoli proprietà, tra le quali quella infiammatoria, infatti vengono utilizzati anche in erboristeria.
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